Uccello dell'anno: tutti i vincitori dal 1971 a oggi
Da oltre 50 anni, le organizzazioni per la conservazione della natura in Germania scelgono ogni anno un "Uccello dell'anno". Questo premio, creato dall'Unione tedesca per la conservazione della natura e della biodiversità (NABU) e dall'Associazione statale per la protezione degli uccelli (LBV), richiama l'attenzione sulle specie in pericolo e sui loro habitat. Inizialmente erano gli esperti a scegliere l'uccello, ma dal 2021 anche il pubblico vota pubblicamente.
Che si tratti di falco pellegrino, martin pescatore o pettirosso, ogni vincitore simboleggia un problema di conservazione del suo tempo. In questa galleria, mostriamo tutti gli uccelli dell'anno dal 1971 a oggi, con un'immagine, un nome e una breve spiegazione del motivo per cui è stata scelta quella particolare specie.
Tutti gli uccelli dell'anno 1971-2025 in sintesi

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1971 - Falco pellegrino (Falco peregrinus)
Quasi sterminato dai pesticidi (DDT), prima scelta

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1972 - Civetta (Athene noctua)
Piccola civetta dei frutteti, popolazione minacciata dalla perdita di habitat

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1973 - Martin pescatore (Alcedo atthis)
"Gemma volante", indicatore di acque pulite (di nuovo nel 2009)

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1974 - Martinetto (Delichon urbicum)
Nidificante, in declino a causa della mancanza di insetti e della perdita di siti di nidificazione.

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1975 - Piviere dorato (Pluvialis apricaria)
Abitante di paludi e zone umide, si concentra sulla protezione delle torbiere alte

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1976 - Upupa (Upupa epops)
Uccello dall'aspetto esotico delle regioni più calde, molto raro all'epoca (di nuovo nel 2022)

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1977 - Barbagianni (Tyto alba)
"Barbagianni", dipendente dalle opportunità di nidificazione negli edifici

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1978 - Gru comune (Grus grus)
Uccello simbolo per la conservazione delle zone umide e degli uccelli migratori, necessario per salvare le brughiere

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1979 - Rondine di fiume (Hirundo rustica)
Uccello da villaggio e da giardino, soffre per il declino degli insetti e la mancanza di abitazioni

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1980 - Fagiano di monte (Lyrurus tetrix)
Uccello caratteristico dei paesaggi di torbiera e brughiera, popolazioni in forte declino

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1981 - Picchio nero (Dryocopus martius)
Il più grande picchio, necessita di foreste vecchie con legno morto (fornitore di cavità per gli altri).

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1982 - Chiurlo eurasiatico (Numenius arquata)
Nidificante dei prati umidi e delle brughiere, a rischio di estinzione.

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1983 - Martina delle sabbie (Riparia riparia)
Allevatore di colonie su sponde scoscese, dipende dai fiumi naturali e dalle rotture degli argini

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1984 - Cicogna bianca (Ciconia ciconia)
Cicogna come portafortuna e uccello dei prati, poi minacciata di estinzione (di nuovo nel 1994)

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1985 - Averla capirossa (Lanius collurio)
Cacciatore di insetti del paesaggio delle siepi (preda sulle spine), necessita di prati strutturalmente ricchi

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1986 - Corvo (Corvus frugilegus)
Corvide allevatore di colonie, un tempo perseguitato, ora di nuovo più comune nelle città

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1987 - Stregatto (Saxicola rubetra)
Colorato pagliaccio dei prati umidi e dei pascoli, perdita di habitat (ancora 2023)

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1988 - Torcicollo (Jynx torquilla)
Specie di picchio che si nutre di formiche, necessita di vecchi alberi da frutto e legno morto in paesaggi aperti

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1989 - Cannaiola (Acrocephalus scirpaceus)
Abitante del canneto poco appariscente, simboleggia la protezione dei canneti lungo gli specchi d'acqua.

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1990 - Oriolo (Oriolus oriolus)
Colorato cantore delle foreste alluvionali, dipendente da vecchi alberi e frutteti

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1991 - Pernice grigia (Perdix perdix)
Classico uccello di campagna, il cambiamento del paesaggio agricolo ha causato il crollo della popolazione

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1992 - Pettirosso (Erithacus rubecula)
Uccello da giardino preferito, ambasciatore dei giardini quasi naturali (di nuovo con elezione nel 2021)

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1993 - Piccolo piviere anellato (Charadrius dubius)
Abitante di piccoli banchi di ghiaia nei fiumi, necessita di zone spondali indisturbate

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1994 - Cicogna bianca (Ciconia ciconia)
Rielezione della cicogna - nel frattempo la ripresa locale della popolazione dopo le misure di protezione

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1995 - Usignolo (Luscinia megarhynchos)
Magistrale cantore di prati e parchi, si erge a protezione di siepi e verde urbano

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1996 - Pavoncella (Vanellus vanellus)
Riproduttore caratteristico dei prati, in forte diminuzione a causa del drenaggio (di nuovo nel 2024)

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1997 - Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major)
Picchio comune, rappresentativo delle foreste quasi naturali e degli spazi verdi urbani

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1998 - Allodola (Alauda arvensis)
Abitante dei campi e dei prati, tipico uccello agricolo (di nuovo nel 2019 a causa del drastico declino)

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1999 - Tordo bottaccio (Emberiza citrinella)
Uccello di bordo campo con un richiamo familiare ("come ti amo"), necessita di siepi e strisce di erbacce

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2000 - Nibbio reale (Milvus milvus)
Elegante uccello rapace, la Germania è responsabile a livello mondiale di questa specie (qui il più comune uccello nidificante a livello mondiale)

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2001 - Svasso maggiore (Podiceps cristatus)
Elegante uccello acquatico con una spettacolare danza di corteggiamento, simbolo di successo per acque più pulite

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2002 - Passero domestico (Passer domesticus)
Un tempo uccello comune e urbano, ora in declino nelle città (mancanza di siti di nidificazione, meno insetti)

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2003 - Rondone (Apus apus)
Messaggero estivo e planatore permanente, perde i siti di nidificazione sugli edifici moderni - stand per la protezione delle facciate

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2004 - Scricciolo (Troglodytes troglodytes)
Minuscolo cantore di giardini e foreste, necessita di cespugli fitti e mucchi di foglie per svernare

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2005 - Gufo reale (Bubo bubo)
Il nostro gufo più grande, tornato in Germania grazie a programmi intensivi di conservazione

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2006 - Picchio muratore (Sitta europaea)
L'unico uccello in grado di arrampicarsi sugli alberi a testa in giù - dipende da vecchi alberi con cavità

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2007 - Gheppio (Falco tinnunculus)
"falco tremulo" su prati e città, caccia i topi - necessita di paesaggi aperti e di cassette di nidificazione sui campanili delle chiese

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2008 - Cuculo (Cuculus canorus)
Noto richiamo primaverile, parassita i nidi degli altri - declino dovuto alla diminuzione degli insetti e degli uccelli ospiti

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2009 - Martin pescatore (Alcedo atthis)
Scelta rinnovata del martin pescatore (logo LBV per il 100° anniversario) - simbolo dei corsi d'acqua sani

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2010 - Cormorano (Phalacrocorax carbo)
Mangiatore di pesce con potenziale di conflitto (pesca), reintrodotto nei corpi idrici attraverso la protezione

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2011 - Codirosso comune (Phoenicurus phoenicurus)
Uccello canoro colorato di giardini e frutteti, migratore - le popolazioni sono in declino a livello regionale

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2012 - Taccola (Corvus monedula)
Corvide intelligente, si riproduce in colonie su vecchi edifici/torri di chiese - beneficia della protezione della specie sugli edifici

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2013 - Beccaccino (Gallinago gallinago)
Uccello palustre con un richiamo d'accoppiamento belante, in pericolo critico di estinzione - si batte per la protezione delle brughiere

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2014 - Picchio verde (Picus viridis)
Picchio formichiere, sempre più presente in giardini e parchi (beneficia di inverni miti)

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2015 - Astore (Accipiter gentilis)
Un tempo fortemente perseguitato (conflitto tra piccionieri), oggi è un uccello forestale protetto, simbolo di successo nella conservazione delle specie.

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2016 - Cardellino (Carduelis carduelis)
Chiamato anche "cardellino", colorato e allegro - è sinonimo di prati e margini di campi ricchi di specie.

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2017 - Allocco (Strix aluco)
Gufo comune nei boschi e nei parchi, necessita di vecchi alberi con grotte - Uccello dell'anno 2017 ha reso popolari i gufi

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2018 - Storno (Sturnus vulgaris)
Uccello da volo abbagliante, un tempo comune, ora in via di estinzione in alcune regioni (perdita di insetti e di habitat).

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2019 - Allodola (Alauda arvensis)
Ancora una volta premiata: l'allodola è un rappresentante degli uccelli di campagna a rischio di estinzione - la popolazione è diminuita di circa il 25% dal 1998
Fonte: NABU/LBV; i criteri di selezione sono principalmente la messa in pericolo della specie o del suo habitat. Alcune specie sono state elette più volte Uccello dell'anno, come la cicogna bianca, il martin pescatore, l'allodola, il pettirosso, l'upupa, lo stiaccino e la pavoncella (vedi tabella sopra).
Focus: Gli uccelli dell'anno 2020-2025
Infine, diamo uno sguardo agli ultimi anni, in cui la votazione degli uccelli si è svolta pubblicamente e con un alto livello di partecipazione. Ogni uccello annuale dal 2020 al 2025 è rappresentativo delle sfide attuali nella conservazione della natura:

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2020 - Tortora
La scelta della tortora ha fatto capire a molti quanto sia drammatico il declino della popolazione di questo simbolo di felicità e amore. Primo uccello a rischio globale della lista, il piccolo piccione simboleggia la perdita di habitat e la minaccia della caccia lungo la sua rotta migratoria. Oggi le tortore sono diventate rare in Germania e in alcune regioni il loro familiare "richiamo della tartaruga" è quasi scomparso.

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2021 - Pettirosso europeo
Il pettirosso ha vinto con sicurezza il primo sondaggio pubblico sugli uccelli nel 2021 come uccello preferito dai tedeschi. Con lo slogan "Più diversità nei giardini", questo familiare uccello da giardino ha promosso spazi verdi quasi naturali. Il fatto che un uccello comune come il pettirosso sia stato nuovamente eletto Uccello dell'Anno dimostra che Anche le specie autoctone più conosciute traggono vantaggio dalla conservazione degli uccelli, ad esempio grazie a giardini adatti agli uccelli che forniscono un riparo e un cibo sufficienti.

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2022 - Upupa
Nel 2022 ha prevalso l'upupa, un ospite raro e straordinariamente colorato che ha saputo mobilitare molti fan. Con il suo piumaggio arancione e il lungo becco, l'"Uccello dell'anno 2022" ha un aspetto quasi esotico. Il successo nella votazione ha richiamato l'attenzione sul suo habitat: l'upupa ha bisogno di paesaggi ricchi di insetti, semi-aperti, con vecchi alberi (per le cavità riproduttive) e una gestione estensiva dei prati. In queste condizioni, le popolazioni attualmente ancora esigue (stimate in meno di 1.000 coppie riproduttive a livello nazionale) potrebbero riprendersi - un barlume di speranza per questo uccello carismatico.

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2023 - Stiaccino
Il titolo 2023 è andato allo stiaccino, un uccello dei prati e dei pascoli dai colori poco appariscenti. Chiamato affettuosamente "pagliaccio dei prati" per la sua striscia bianca sugli occhi, lo stiaccino è sinonimo di conservazione dei prati umidi e dei paesaggi di pascolo. Il suo drastico declino nel paesaggio agricolo intensamente sfruttato ha allarmato molti: L'elezione era volta a sensibilizzare l'opinione pubblica sul fatto che la conservazione degli uccelli e la protezione dei biotopi vanno di pari passo. Laddove sono nuovamente consentiti prati fioriti e terreni incolti, anche il piccolo pagliaccio dei prati ha un futuro.

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2024 - Pavoncella
Pavoncella e nessuna fine in vista: nel 2024, la pavoncella bianca e nera con la sua caratteristica cresta di piume ha vinto le elezioni. Questo uccello, un tempo comune allevatore di prati, è oggi fortemente minacciato a causa della perdita di un numero sempre maggiore di prati umidi. Lo slogan elettorale "Water march!" riassume il concetto: la pavoncella manca di habitat umidi. La votazione per l'Uccello dell'anno 2024 si è quindi concentrata sulla protezione delle torbiere, dei prati e su un'agricoltura più rispettosa degli uccelli. A ragione, la pavoncella era già stata scelta una volta, nel 1996, e purtroppo l'appello era più attuale che mai.

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2025 - Codirosso
L'attuale uccello dell'anno è il codirosso nero, scelto per il 2025. Questo uccello canoro poco appariscente è un successore culturale: originariamente allevatore di rocce in montagna, ha conquistato le città e i villaggi come habitat - il suo canto territoriale trillante dal colmo del tetto nelle prime ore del mattino è ben noto. Tuttavia, l'ambiente moderno sta causando problemi anche a un uccello più comune come il codirosso: I quartieri residenziali ordinati e sigillati e i frequenti sfalci fanno sì che non ci siano insetti di cui nutrirsi e le facciate lisce dei nuovi edifici offrono meno nicchie per la riproduzione. La conservazione degli uccelli inizia quindi spesso proprio a casa e in giardino. Se volete saperne di più sull'uccello dell'anno 2025: Nel nostro blog troverete un articolo separato sul Il codirosso nero come uccello dell'anno 2025 e perché è rappresentativo di molti allevatori di edifici. 📖
Prospettive: L'entusiasmo sta già crescendo per sapere quale uccello nativo sarà eletto Uccello dell'anno 2026 nell'autunno del 2025. 🏆 In uno dei nostri post sul blog previsione dell'uccello dell'anno 2026 diamo uno sguardo ai preferiti e al voto del pubblico. Una cosa è certa: ogni voto offre la possibilità di ispirare grandi e piccini per le specie di uccelli autoctone e la conservazione della natura, sia nel proprio giardino che altrove. Rimaniamo quindi curiosi e continuiamo a difendere i nostri amici pennuti!